In alcuni casi è possibile contestare la multa se il parchimetro non consente di fare alcune azioni, ma bisogna fare attenzione
Il parcheggio a pagamento prevede nei casi standard che la somma venga versata mediante parchimetro su strada, solo in alcuni casi si può procedere al pagamento online ma comunque sono pochi rispetto al totale. Nella maggior parte delle situazioni sono predisposti dei parchimetri dove si può pagare in contanti o con carta.
Questa almeno è la regola generale ma, in termini pratici, molti dei vecchi sistemi su strada non sono mai stati modificati e quindi accettano solo monete. Tale condizione è sconveniente per quanti si trovano all’improvviso a dover parcheggiare in un punto senza avere contanti o addirittura monetine da utilizzare e quindi nell’impossibilità di pagare, pur volendo farlo.
Parchimetro senza carte e bancomat: come contestare la multa
In una situazione di questo tipo ovviamente ci sono due possibilità: sostare ugualmente con la vettura e farlo senza tagliando oppure trovare un altro parcheggio. Chiaramente quando c’è una situazione di emergenza e necessità è impossibile pensare di rimandare o cercare un posto altrove ed è chiaro che bisogna fermarsi in quel punto. L’assenza di uno strumento atto al pagamento è, però, un problema per tutti gli automobilisti, nel 2024 è impensabile pensare di poter pagare unicamente con le monetine.
Ovviamente in fase di controllo di fatto si risulta senza pagamento avvenuto e quindi viene erogata la multa. Chi controlla non sa per quale motivo non è stato apposto sulla vettura e non può quindi evincere che sia stato per l’impossibilità di pagare. Ecco dunque che si palesa la condizione in cui è di fatto possibile fare ricorso per la multa che è stata erogata. La legge, infatti, impone ai comuni di dotarsi di parchimetri con pagamenti differenziati, questo vuol dire sia pagamento con carta o dispositivi elettronici e pagamenti con contanti quindi monetine.
Se ci sono i vecchi dispositivi solo con monetine, il cittadino può di fatto presentare ricorso per la multa. C’è però da chiarire un dettaglio importante, evidenziato dalla Corte di Cassazione, ovvero l’automobilista deve fare tutto il possibile per pagare in quel caso, non può semplicemente sostare pensando così di non pagare. La formula corretta è cercare un altro sistema di pagamento nelle vicinanze e poi tornare e sostare nel punto o comunque eventualmente provare a cambiare soldi in monetine per procedere al pagamento.
Quindi, sostanzialmente, è vero che la multa si può contestare ma non sempre. Queste specifiche servono a chiarire che non sempre bisogna sottovalutare le conseguenze di una sosta senza tagliando perché talvolta potrebbe non convenire fare ricorso o comunque risultare di fatto non lecito.